Sandro Assogna

Influencers, e-atleti e fiscalità internazionale: comprendere le regole per le attività digitali transfrontaliere

La crescita dell’economia digitale e la mobilità internazionale hanno dato origine a nuove figure professionali – influencer, e-atleti, sextertainers, edutainers – le cui attività spesso coinvolgono più paesi. In questo articolo offro una panoramica concreta sulle problematiche fiscali che possono emergere, basandomi sui principi generali dell’imposizione dei redditi d’impresa e sulle regole previste nei modelli OCSE di convenzione contro le doppie imposizioni.

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Date
27.10.24

1. Nuove professioni, nuove sfide fiscali

Il lavoro digitale e il nomadismo internazionale rendono la fiscalità sempre più complessa per chi opera online.

Influencer, gamer professionisti, creatori di contenuti per adulti ed edutainer generano redditi in diversi paesi e attraverso piattaforme multiple. Capire dove e come vanno tassati questi redditi è essenziale per evitare sanzioni o doppie imposizioni.

2. Le regole generali sull’imposizione dei redditi d’impresa

Lavoratori autonomi, non dipendenti

Questi professionisti operano normalmente come lavoratori autonomi o attraverso società, non come dipendenti. I redditi sono quindi tassati come redditi d’impresa (e non come lavoro subordinato).

Il principio dello Stato di residenza fiscale

In via generale, i profitti d’impresa sono tassati nello Stato in cui l’impresa è fiscalmente residente.

Esempio: un influencer residente in Italia che realizza e monetizza video prodotti in Italia sarà tassato in Italia.

3. L’intervento di un altro Stato: il concetto di stabile organizzazione

Nessuna imposizione senza una presenza stabile

Se un influencer si reca in un altro Stato solo per un evento (es. una settimana a Parigi per la Fashion Week), senza creare una presenza stabile, in genere non nasce un obbligo fiscale locale.

Ma cosa accade se apre un ufficio?

Se invece l’influencer stabilisce una sede operativa in Francia, come un ufficio per gestire collaborazioni o una squadra locale, può configurarsi una stabile organizzazione.

Questo concetto è definito dalle convenzioni contro le doppie imposizioni basate sul Modello OCSE, in particolare:

  • Articolo 7: consente allo Stato della fonte di tassare i redditi d’impresa attribuibili a una stabile organizzazione.
  • Articolo 14: riguarda i professionisti autonomi, e prevede la tassazione nel paese estero se vi è una “base fissa”.

4. Cos’è una stabile organizzazione in Francia?

Il diritto fiscale francese non contiene una definizione espressa di stabile organizzazione. La giurisprudenza ne ha delineato i tratti:

  • Una struttura autonoma e duratura in Francia (ufficio, studio, punto vendita…)
  • La presenza di dipendenti o rappresentanti che agiscono per conto dell’impresa
  • La realizzazione in Francia di un ciclo commerciale completo indipendente

💡 In pratica: l’attività deve essere stabile, continua e organizzata per giustificare la tassazione in Francia.

5. I pagamenti effettuati dalla Francia: attenzione alla ritenuta

Anche in assenza di una stabile organizzazione, i compensi versati da soggetti francesi possono essere soggetti a ritenuta alla fonte.

Il Codice generale delle imposte francese (articoli 182 A - 182 C) impone infatti una ritenuta fiscale sui pagamenti effettuati a soggetti non residenti per servizi resi in Francia.

6. La regola speciale: l’articolo 17 del Modello OCSE per artisti e sportivi

L’articolo 17 rappresenta un’eccezione importante rispetto alle regole generali degli articoli 7 e 14: consente allo Stato in cui si svolge la performance di tassare i redditi, anche se non esiste una stabile organizzazione.

I Commentari OCSE precisano che questa regola può applicarsi anche a forme di spettacolo non tradizionali, purché vi sia un elemento di intrattenimento o performance.

7. Applicazione concreta dell’articolo 17: casi pratici

a) Influencer: promozione o spettacolo?

Molti influencer si limitano a promuovere prodotti. Tuttavia, alcuni contenuti includono elementi performativi (recitazione, comicità, messinscena).

➡️ Esempio: un influencer cinese che partecipa a un evento a Parigi e produce contenuti divertenti e coinvolgenti potrebbe essere considerato un artista. I suoi guadagni in Francia sarebbero quindi imponibili.

b) E-atleti: sportivi digitali

Gli e-atleti partecipano a competizioni internazionali e ricevono sponsorizzazioni importanti. L’OCSE ammette che anche sport “mentali” come gli scacchi rientrano nell’articolo 17.

➡️ Esempio: un e-atleta canadese che partecipa a un torneo in Francia potrebbe essere tassato sui premi percepiti localmente.

c) Sextertainers: contenuti per adulti e imposte

I sextertainers producono contenuti erotici online. La Corte di giustizia dell’UE, nella sentenza Geelen (C-568/17) ha confermato che si tratta di attività di intrattenimento.

➡️ Esempio: un sextertainer statunitense che trasmette live da un appartamento a Parigi potrebbe essere soggetto a imposta in Francia.

d) Edutainers: educazione o show?

Per gli edutainers, la chiave è capire quanto pesa l’elemento di spettacolo rispetto a quello educativo.

➡️ Esempio: un edutainer britannico che fa dimostrazioni scientifiche dal vivo in Francia potrebbe vedere tassati i suoi redditi se l’aspetto scenico prevale.

8. Perché è un tema cruciale oggi?

Con l’aumento del nomadismo digitale, le autorità fiscali sono sempre più attente ai redditi transfrontalieri.

Tre motivi principali spiegano questa tendenza:

  • Obblighi di segnalazione da parte delle piattaforme: i pagamenti agli influencer e creatori sono comunicati ai fiscali.
  • Scambio automatico di informazioni tra Stati, per combattere l’evasione.
  • Uso dell’intelligenza artificiale per analizzare e incrociare dati rapidamente.

Conclusione

Chi lavora nell’economia digitale deve conoscere e anticipare le regole fiscali internazionali. In caso contrario, il rischio di contestazioni, doppie imposizioni o sanzioni è reale.

Ti consiglio di analizzare la tua posizione in ciascun paese in cui operi, e se necessario, farti assistere. Nel mio studio, accompagno regolarmente influencers, e-atleti e creatori digitali per ottimizzare la loro fiscalità e proteggerli dai rischi legati alla loro attività internazionale.

S.ASSOGNA (sandro.assogna@avocat.fr)

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